In concomitanza con la mostra Guido Reni a Roma. Il Sacro e la Natura, allestita presso la Galleria Borghese, la Presidenza della Repubblica apre al pubblico la Cappella dell’Annunziata, gioiello artistico del Palazzo del Quirinale e capolavoro di Guido Reni che la affrescò per papa Paolo V Borghese dal 1609 al 1611.
Dal 18 marzo al 23 luglio, ogni venerdì e sabato, i visitatori saranno accompagnati per una visita speciale dedicata alla Cappella di Reni, nel corso della quale si potranno ammirare gli affreschi del grande artista bolognese e dei suoi collaboratori dedicati alla vita della Vergine, in una narrazione dipinta che partendo dall’Annuncio a Gioacchino giunge fino all’Assunzione in Cielo della Vergine. Lo straordinario ciclo pittorico comprende brani tra i più affascinanti nell’opera di Reni, quali la Nascita della Vergine nella controfacciata della Cappella e la splendida pala d’altare con l’Annunciazione. Il pubblico potrà ammirare anche la Madonna del Cucito, scena rara nei cicli decorativi monumentali, che fu dipinta da Reni in uno spazio della Cappella riservato alla preghiera di papa Paolo V.
Gli affreschi di Reni rappresentano il primo grande ciclo pittorico eseguito nel palazzo che i papi avevano scelto come residenza estiva. Furono concepiti per un ambiente che costituiva la “Cappella Segreta” del papa, ovvero la sua cappella privata, parte integrante di un appartamento di rappresentanza nelle cui sale Paolo V poteva accogliere e dare udienza a principi, ambasciatori e ospiti importanti del palazzo.
La visita consentirà al pubblico di percorrere le sale dell’appartamento papale, profondamente alterate dalla ristrutturazione ottocentesca del palazzo, ma nelle quali si conservano ancora importanti tracce del pontificato Borghese nella Sala delle Fabbriche di Paolo V, affrescata con l’immagine di alcuni edifici fatti costruire dal pontefice, e nel Salottino Don Chisciotte, che costituiva la stanza da letto del papa, nel cui soffitto si riconoscono ancora i simboli araldici della famiglia Borghese.
I visitatori potranno inoltre ammirare i due più importanti ambienti collegati al pontificato di Paolo V: il Salone dei Corazzieri, un tempo Sala Regia, e la monumentale Cappella Paolina, che prende il nome proprio da Paolo V, edificata sul modello della Cappella Sistina vaticana.
La visita si concluderà al piano terra del Palazzo, dove si trovava l’appartamento del cardinale Scipione Borghese, comunicante con le soprastanti stanze dello zio pontefice. Anche in questo appartamento non mancava una cappella, dedicata alla natività di Gesù, che, forse per non entrare in competizione con la cappella segreta del papa, fu decorata da un artista tardo manierista - Baldassarre Croce - la cui opera non poté offuscare gli eccelsi affreschi di Guido Reni.
Apertura: dal 18 marzo al 23 luglio 2022
Giorni di apertura: venerdì e sabato
I visitatori dovranno presentarsi 15 minuti prima dell’inizio della visita, muniti di un documento di riconoscimento in corso di validità. È necessario indossare mascherine respiratorie. Qualora i dati anagrafici dei nominativi, indicati al momento della prenotazione, non coincidano con i dati risultanti dai documenti, non sarà consentito l’accesso.
I minori di 12 anni devono essere accompagnati da un adulto.